Allestimento della camera ardente

Nel momento in cui scompare un caro vi è una fase cruciale da affrontare: l’ultimo saluto. Si tratta di un commiato intimo, silenzioso, che avviene tra i familiari, gli amici, i conoscenti e il defunto. Questo momento difficile, ma anche solenne, si celebra nella camera ardente.

L’Agenzia Funebre New Life offre il servizio di allestimento camere ardenti a Copertino e dintorni, sia in strutture pubbliche che private, secondo la volontà del defunto e dei familiari.

Il momento che si celebra nella camera ardente è l’ultimo saluto al proprio caro defunto, uno spazio e un tempo che ci si può prendendere per stare un’ultima volta in sua compagnia in un luogo che emani pace e rispetto.

L’allestimento della camera ardente viene effettuato con professionalità da parte di uno staff attento alle esigenze della famiglia e rispettoso del sacro momento che sta attraversando.

Cos’è la camera ardente?

La camera ardente o casa funeraria è il nome che viene dato ad un locale appositamente creato per esporre la salma di una persona defunta affinché parenti ed amici possano farle visita.

Non si tratta di un locale in particolare, in base alle disposizioni del caro estinto o ai desideri dei familiari, la camera ardente può essere allestita sia in un luogo pubblico (come un ospedale) sia in un luogo privato (come la propria casa, una casa funeraria gestita dall’agenzia funebre o la casa del defunto).

L’allestimento della camera ardente fa parte della tradizione cattolica ed ha la funzione di permettere ai cari della persona scomparsa di potersi accommiatare. Guardando la salma del defunto si ripensa ad episodi accaduti in vita, ai sentimenti che ci legavano a quella particolare persona e gli si parla, silenziosamente.

Nella camera ardente avviene la cosiddetta veglia funebre, la quale si svolge tradizionalmente alla presenza del corpo del defunto. Negli anni questo momento di commiato ha assunto tinte sia religiose che laiche. Nei funerali laici avviene una semplice riunione, mentre nel rito cattolico l’estremo saluto si conclude con una preghiera da parte di un sacerdote e la recita del rosario.

Ma perché si chiama camera ardente? Nell’antichità il corpo del defunto veniva circondato da fiaccole e candele che avevano la funzione di accompagnare il momento della veglia funebre. L’aggettivo è stato poi mantenuto nel tempo e si utilizza ancora oggi.

La camera ardente, tuttavia, non è da confondere con la camera mortuaria. Nel parlato comune questi due termini vengono spesso utilizzati in modo improprio, anche se contraddistinguono due ambienti molto diversi tra di loro. La camera mortuaria, anche detta obitorio, è quell’edificio o quella stanza dove vengono contenuti i cadaveri prima di una loro identificazione. Come si può notare, la funzione che assolve è molto diversa da quella della camera ardente.

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